venerdì 28 ottobre 2011

Qualcuno era comunista


Compagno Andrej, abbiamo finito le munizioni. Dobbiamo ripiegare.

Mai.

Ma non ce la faremo.

Resistete. Non vedo altra speranza che il capovolgersi violento del mondo.

lunedì 10 ottobre 2011

To finally be caught


Non dirmi nulla. Lascia che il vetro di questa bottiglia possa filtrare  le tue espressioni, che possa irradiare la malinconia di un ennesimo abbandono.

Nelle lettere pubblicate sui giornali si afferrano i cappi che fanno  risalire alle travi su cui sono annodate le resistenze che si oppongono alla forza centrifuga delle nostre paure.

Cosa non darei per non saper più leggere e per lasciarmi guidare solamente dalle pause che piovono nelle nostre conversazioni, dalle smorfie refrattarie e dai ghigni che scorrono sul tuo viso.

Vorrei sorvolare sui tui dubbi più profondi e lasciarmi precipitare nel vuoto di essi, dimenticando quanto siano rovinose le voragini, quando si parla di otri dell'anima.

Rimbalzare sulla gomma masticata delle infrazioni permanenti all'esperito ciondolare della quotidianità, che arde su questa terra arida.

Ho scoperto un saccheggio tra le pile di documenti catalogati nei casellari dei promemoria futuri. E ho dimenticato la password per ripristinare il gusto della rivolta.
Si marcia ai bordi di accozzaglie di propositi infranti.

Il tetto della memoria è fatto di lamiere d'amianto. I polmoni ne hanno introitato le polveri ad ogni tentativo di scavo che ha fatto nevicare ruggine sui balconi rivolti ad occidente.

Bevi il tuo drink e, almeno stavolta, pensa che io non sia capace di comprendere nulla di quello che vorresti raccontarmi.

Mi hanno insegnato a giustificare verso me stesso le ragioni di un innocuo guizzo di questo pupo preso in leasing coatto.

Questo tribunale motiverà la sua sentenza prima o poi. Io vado a fumare un sigaro nel cortile delle ginestre.

Le pareti di questo istituto sono tinte di schifo, eppure sei qui. Non ti aspettavo, né ho mai sperato di poterti incontrare.
La speranza è spesso il tassello mancante nei piani di rivolta di un uomo.

Ti colgo, come se arrivassi in un momento che è unico e irripetibile, e del quale non esistono né memorie né repliche fatue. Ogni volta mi ripeterai il tuo nome, ed io sorriderò nel ricordarne uno nuovo per battezzare la mia rinascita in un attimo di vita che s'accende e si spegne per incastonare la felicità.
Dormi ancora un po', amore. Noi andiamo.


- Andiamo, Maria, facciamo tardi a scuola. Saluta la mamma.