martedì 31 agosto 2010

Sconoscenze familiari

Mamma, vuoi sapere perchè non pubblico?

Rimembri la reazione che avesti quando trovasti i preservativi nel comodino?

lunedì 30 agosto 2010

Magre soddisfazioni

Al rientro in ufficio.

- Cazzo, Alcor, sei in gran forma. Sei dimagrito, capello allungato, viso disteso. Avrai di sicuro trascorso delle vacanze divertenti. Hai trombato abbastanza? Meglio così, ci attendono un sacco di cose da fare.

Non mi stava prendendo per il culo.
Ecco, un classico esempio di come il tema della deduzione logica teorizzato da Conan Doyle se ne va splendidamente a puttane.

venerdì 27 agosto 2010

Me & Teo

- Dotto' 'sto libro è fenomenale. Cioè, Giobbe è il precursore di Jean-Paul Sartre!

- Alcor, la cosiddetta "pazienza di Giobbe" non c'entra un bel niente...roba da catechismo di bassissimo livello. Giobbe è oggetto di una scommessa fra Dio e il Male. Gli viene tolto tutto, i suoi amici lo deridono, lo incolpano, ma...lui non cede, perché "il Signore ha dato, il Signore ha tolto, benedetto sia il Signore". È il libro della totale fiducia in YHWH. Anticipazione cristologica e cristocentrica di Colui che sarà fedele sino alla morte e alla morte in croce...

- Sì, ma ammetterai che oggigiorno Giobbe lo possiamo identificare come un individuo vittima di un'eterna scommessa tra il culo e la sfiga. Un essere tragico privo della minima possibilità di avere voce in capitolo sulla propria condizione. Una busta di plastica alla mercé del vento; questa fiducia incondizionata pare tanto una cambiale scoperta.
L'uomo è ridotto a fare il Super Mario Bros della situazione, mentre il culo e la sfiga si contendono il joystick per comandarlo in console...


- La tua è un'ermeneutica sempliciotta... leggi e guarda "più in alto"...se applichi la metodologia narrativa al testo biblico, ricorda, indentificarsi con il protagonista, ma il protagonista è sempre e comunque Dio. Giobbe siamo tutti e tutte, ma Dio, se scommette su di noi è perché sa che ce la faremo...strumenti nelle Sue mani ma il risultato finale è la vittoria!
Nel baratro della sconfitta si rinasce a nuova vita. Giobbe riavrà ciò che aveva perso e ancor di più.

- Ma che siamo trastulli a responsabilità limitata? Se siamo così etero-diretti nelle possibilità, in quanto depositari di un progetto ultroneo, e possiamo muoverci entro uno stretto recinto esistenziale, vuol dire che Dio è un dirigista e un comunista.
- Come puoi ben vedere SIAMO A RESPONSABILITA' LIMITATA perché siamo umani e...peccatori (= sbagliamo sempre), vedi amici di Giobbe e Giobbe stesso quando accusa Dio. "De Servo Arbitrio" - Martin Lutero docet! Ma, nell'accogliere il progetto di Dio ci LIBERA definitivamente dalla spirale di errori... sbaglieremo comunque ma capiremo dove e quando. Siamo eterodiretti dal Male...e Qualcuno vuole liberarci da ciò...in modo definitivo! Giobbe capisce e finalmente è LIBERO!

- Sarà anche così. Ma non mi piace affatto. La natura umana stessa è fallace e costringe l'uomo a doversi piegare ad una libertà di seconda mano, una libertà targata Mediolanum. E il prezioso riscatto per le attuali pene lo si deve riscuotere chissà in quale iperuranica dimensione.
Questa è truffa aggravata.

mercoledì 25 agosto 2010

Après-midi

È davvero fastidioso sentire la gente che cammina per casa a passo felpato.
Udire dei passi che camminano è già irritante in sé.

Se poi sono felpati è peggio.
Perché significa che chi cammina ha intenzione di non farsi sentire, e che pertanto sta tramando qualcosa.

lunedì 23 agosto 2010

Blog Warning

Sì, capisco che ho uno stile irresistibile.... ma invadere in questa maniera NO, eh....Un po' di rispetto per l'altrui misantropia, cribbio.

In missione per conto di Lenin

" - Sai cosa diceva Lenin? Tu cerca la persona che ne trae beneficio, e..., e... insomma...

- Obladì Obladà!

-...insomma... avrai... capisci cosa voglio dire?

- Obladì Obladà!

- Quella fottuta puttanella!

- Obladì Obladà!

- Quella... vuoi chiudere quella boccaccia? Non Lennon, Lenin! Vladimir Ilyich Ulyanov!"
Questa incapacità ad addormentarmi è tra le cause sostanziali della mia inconcludenza. E devo sbrigarmi, ché domattina devo continuare a mettere ordine. Non saranno quattro paginette da carcere morale a salvarmi.
Avrei dovuto fare l'artista.

Sì insomma, ci pensi che tra meno di una decina di giorni le cose potrebbero sistemarsi? Intendo una restribuzione stabile, un ruolo, una scrivania personale che nessuno dei tuoi colleghi è tenuto a usurpare senza giusta causa, risme di carta a volontà, il condizionatore coi bacilli, la pausa pranzo, gli scompensi alimentari della pausa pranzo, il traffico, i faldoni, la cravatta al posto della maglietta di emergency, la barba tutte le mattine anzichè una volta al trimestre... il week end di soli due giorni.

La sveglia alle 6.00, il caffè e la prima sigaretta che per pochi minuti sostituisce il cervello con un mantice da camino. Tutti i giorni. E se magari le cose non andranno né meglio, nè peggio, tutto questo rischia di prolungarsi per sempre.
Capisci? Fino al giorno in cui non avrò più il cielo in una stanza, ma in una camera ardente.

L'ideale sarebbe quella di andarmene a spasso con la laurea tra i rimpianti di tempo perso, e la vita scolpita nel taglio degli occhi. Ma occorrerebbe una maledettissima rendita.
Una bella fattoria di gnu alle pendici dell'Hymalaya. Che te ne pare? Coi secchi per pisciare, la resina per gli spifferi, e le pomate per i reumatismi ai piedi.

- Perché ci sono gli gnu in Nepal?

- Se non ci fossero si potrebbe ripiegare sui conigli e i bachi da seta, e poi  ci  si fa la tessera a slow food. Ovviamente ci vado solo. Vuoi venirci? Forse ti consentirò di venire a farmi visita.

- No, Alcor, non ci vengo. Magari rischio di trovarci quella che ogni tanto si rifà viva.

- No, mi ha licenziato da un pezzo. A mezzo telegramma, come fa Marchionne...

- Ah....

- Ti è piaciuto il cortometraggio sullo sfruttamento nelle campagne? Tra la Puglia e la Basilicata ogni anno migliaia di rumeni ed extracomunitari sono "utilizzati" per la raccolta dei pomodori. Ogni anno scoppiano casini perchè il prezzo dei pomodori  per i produttori primari è talmente basso che agli agricoltori non conviene nemmeno guardarli.
Tralasciando l'incidenza del malaffare più o meno legalizzato che gira intorno alla raccolta di questi maledetti ortaggi che tra l'altro mi fanno pure schifo, è il gioco della concorrenza internazionale a mettercela dritta lì, proprio lì.
Quindi che faresti tu, dolcezza?

- Alcor, sei ubriaco...

- No, è che non c'è alternativa... la produzione di cibo deve passare nelle mani dello stato... tutti i fallimenti di mercato sono di competenza dell'agente pubblico. Ma secondo te alla Puglia e alla Basilicata che fanno parte dell'OCSE conviene produrre pomodori? No! Li produciamo perchè siamo costretti, e siamo costretti anche a impiegare manodopera sfruttata, malpagata e frustrata per stare a galla, e che raramente si vendica stuprando qualche nostra compagna di scuola elementare.
Ma dobbiamo produrli 'sti cazzi di pomodori, perchè altrimenti sai che brutto avere una distesa di pannelli solari... Lo stato deve produrli, come monopolista, e redistribuire in maniera autarchica secondo quote e richieste, seguendo piani quinquennali ben organizzati...

- Alcor, hai terminato il comizio?

- Senti, no.

- Come: no?

- Non ho alcuna intenzione di dare il mio contributo nel farti rischiare una gravidanza. Mi dispiace, ci ho ripensato...

- Ci hai ripensato?

- Eh, sì... vedi, c'ho come una specie di blocco emotivazional  vitale come fosse antani., di cuio angaro tupio, capisci?

- ....

- .... Mi vedo una faccia davanti che sembra una vigilessa con la paletta alzata. E allora mi viene di oltraggiare la pubblica ufficiale... con lo scapellamento a sinistra.

- Sono senza parole, Alcor. Lo sai che sei un mascalzone?

- Sì. Fifty-fifty. E quello è Giove.


Non si è mai abbastanza crudeli verso il proprio passato.



«Any resemblance to people living or dead is purely accidental... Especially you... Bitch.»

 

venerdì 20 agosto 2010

This isn't a pipe

La fiducia costa una grande fatica. Attendere il momento cruciale che congiunge e spezza realtà giustapposte, staffetta tra vite possibili.

Così, nei giorni della dipartita di Cossiga, dell'ennesimo tonfo di Wall street, della Cina che sorpassa il Giappone, nell'ansiosa veglia che ci prepara a vivere la caduta del governo, noi qui si attende il momento cruciale.

Un altro.

La sinapsi esistenziale che rimette in circolazione i traffici di speranza in questa botola dove sembrano sguazzino girini destinati a non essere mai rane. Anfibi sospesi nell'umido di crepuscoli congelati che resistono alla notte e non trovano il coraggio di riaffacciarsi alla luce.

L'ennesimo momento cruciale, attende al vestibolo dell'autunno. Occorre tanta fiducia per accettare di ritrovarsi in un punto che abbia gli stessi vasti panorami di Gibilterra, di Panama, di Suez, di Bering.

Occorre tanta fiducia per credere che queste case avranno stucchi differenti. Una scimmia ha bisogno di credere che ci sia un ramo dall'altro lato dello slancio.

Stanotte ho sognato i black blocs che mi devastavano l'ufficio. Li ho lasciati fare.

domenica 15 agosto 2010

Ingiusti consigli...

... sarebbe come una Safety Car al Gran Premio di Montecarlo...

... come un vecchio Talisker usato per conservare le ciliegie della scorsa primavera...

... come Casini candidato del centro-sinistra...

... come Topo Gigio che ci spiega come scampare alla pandemia...

... come D'Annunzio sui libri di scuola...

'na schifezza.

venerdì 13 agosto 2010

Vacanze su Plutone

Summer of '10. Che sia 1910 o 2010, non cambia granché.

Qui lo scorrere del tempo non segue l'ordine sancito dal calendario del Frate Indovino, bensì direttamente la teoria della relatività di Einstein.
Tant'é che se taluni luoghi del pianeta Terra riescono a misurare il proprio progresso in contenitori annuali di 365 giorni e 6 ore, qui, ove insiste la mia persona, lo stesso tempo ci impiega molto di più: circa 248,1 anni terrestri per varcare le medesime soglie e giovarsi delle medesime conquiste.
Come su Plutone.


Qui, su Plutone, si gioca col suffragio universale come un bimbo di due anni alle prese con la nitroglicerina.

Qui, su Plutone, si sta come in un'incendio estivo, sugli alberi, le foglie.

Eppure il contrappasso dantesco ha stabilito così quest'anno. Una sorta di companatico piacevole ai riassunti e agli intervalli raccontati da coloro che ritornano per trascorrere l'estate su Plutone. L'endovenico cerimoniale prevede sovente il richiamo mnemonico di epiche gesta felliniane compiute durante l'imberbe età.
Il Welfare State non è più un capitolo dell'esame di Scienza della Politica, ma la nuova figura che nell'epoca della giovinezza precaria sostituisce Babbo Natale nell'immaginario onirico.

E se un tempo ci si ritrovava tutti insieme per scagliarsi in faccia piatti di spaghetti col tonno, palle di maionese come fosse neve, oggi si è alle prese con i primi matrimoni nele nostre fila, e con la meditabonda ricerca dell'idea geniale che ci faccia uscire tutti dal torpore, sia terrestri che plutonici.
E pensare che l'anno scorso ero a New York e tentavo di raccontare  alle donzelle  'mbriache lo stato di agiatezza e grazia che si vive quando in società si è dalla parte della minoranza.
Il senso di responsabilità che mi ha fatto tornare in patria mi ingenera la stessa vergogna  che gronda dal celebre monologo di Califano: avventura con un travestito.

Così, mentre l'amica aggraziata e disperata elucubra nel voler tentare un traffico di caciotte tra l'italico tacco ed il padan triveneto, ella mi sorride e mi suggerisce arcigna:

- Alcor, dammi il tuo CV, ed una lettera di presentazione...

- Ma io già ho le mie consulenze...

- Ascoltami, Alcor.

- Toh, un pezzo della lettera:

"Alcor, colui che sta a Confindustria come Veltroni sta a Martin Luther King. Nasce nel territorio della Comunità Montana più sputtanata d'Italia, nel novembre 1982, una manciata di ore dopo la dipartita del compagno Leonid Il'ič Brežnev. Gli agiografi dell'epoca parlavano di probabile metempsicosi, quando egli cominciò giovanissimo ad elaborare le prime teorie circa la sovranità limitata esercitata dalla sfiga sugli esseri umani, nonché una revisione in chiave sessuologica del marxismo.
La sua formazione culturale risente molto degli effetti della riforma agraria compiuta da De Gasperi, ed è sopravvisuto agli anni '80 e '90 nonostante Berlusconi. Da bambino, dopo aver letto il mito di Teseo, decise che avrebbe fatto politica attiva."



giovedì 5 agosto 2010

Identikit

Giunti alla soglia dei 28 anni, e cominciando a maturare l'ipotesi di ri-fidanzarsi in vista delle elezioni amministrative dei prossimi 2 anni... occorre fare alcune valutazioni.

Provando a varare una stima, incrociando le variabili più o meno comunemente presenti nelle donne fin qui incrociate durante rapporti, avventure, incidenti, consulenze, corrispondenze, maldicenze, e ovviamente miserrimi fallimenti, il ritratto che viene fuori è codesto:

bionda (anche se in linea teorica preferisco le more);

occhi chiari e cristallini;

maggiore o uguale ai miei cm 180;

3° o 4° di reggiseno;

più grande di me;

studentessa fuori corso in preda alle crisi di identità curriculare;

una storia del cazzo appena conclusa che inevitabilmente prolungherà i suoi effetti nell'occasionale presente nel quale casualmente ci sono io a pagare il fio di vergogne che ignoro;

un rapporto di invidia, sudditanza, e viscerale verso la propria madre, che spesso ha la sua stessa voce e finisce per innamorarsi di me più della figlia;

spesso vittima dei flauti magici e ammaliatori della sinistra estrema, e in ogni caso, fortemente critica verso il Partito Democratico;

ex-grafomane decaduta nella palude cerebro-distruttiva di facebook;

come me, apparentemente sbucata da un film di Black Edwards;

in un modo, o nell'altro, la Francia c'entra qualcosa;

insicura, bugiarda,  fragile, affetta da ogni genere di psicosi e pronta alla denuncia di stalking se le sbadigli in faccia per puro caso;

avida di succhiare consigli per sanare il debito pubblico di certezze nei riguardi del mondo fuori;

"Ok, Alcor, vediamoci. Ma sappi che c'è qualcosa di profondamente sbagliato in tutto questo."
Qualcosa di talmente profondo che non si capisce di che cazzo si tratta;

"Alcor, tu sei la persona che più... che più ... che io abbia mai... però..."
Basta così! Ho capito. Ecco, caro destino o caro "momento sbagliato", questo è il mio ano: accomodati;

afflitta da cicli mestruali modello Katrina 2005, turbodiesel JTD;

mancina;

suona la chitarra, o ci ha provato senza successo;

amante delle sfumature della vita, ma poco incline ad accettarne gli effetti senza il pratico manuale della disperazione a portata di mano;

ride delle più indicibili cazzate;

non regge l'alcol, e crede di essere Eva Kant con una Corona Extra in mano;

ha minimo il poster di Caro Diario appeso in camera. Ed è, ovviamente, fatta male.



Una gran troia nel senso Kill Bill del termine.





martedì 3 agosto 2010

Ottimismo e fastidio

Coloro che parlano di pessimismo in maniera biasimevole mi hanno rotto le palle.

Il pessimismo non esiste.

Al contrario, coloro i quali vengono additati di essere lugubri pessimisti, sono tra le persone più ottimiste in assoluto.

Vi siete mai interrogati sulla speranza che hanno costoro di sopravvivere in un mondo nel quale i Genesis sono considerati un fenomeno di nicchia?

domenica 1 agosto 2010

III RePubic

Apprendiamo con sgomento che in Italia la destra è costretta a fare sia da maggioranza che da opposizione.

Ti piace vincere facile?

(parte la musichetta)